Dal 2013, il fotovoltaico non potrà più fare conto sugli incentivi statali. Niente più sussidi pubblici. E’ in questo momento che inizia la vera sfida del fotovoltaico (e dell’intera green economy italiana). Nonostante la fine del conto energia rimane comunque, e questo bisogna dirlo, l’opportunità delle detrazioni fiscali al 50% per le opere di ristrutturazione e per altri lavori tra i quali l’installazione degli impianti fotovoltaici. Ad oggi la proroga della detrazione del 50% è fino a giugno 2013. Dopo tale data ritornerà ad essere del 36% come tradizionalmente era per ristrutturazioni rilevanti ed il recupero edilizio. Il futuro quindi parrebbe direzionarsi, non più verso sussidi statali diretti alla produzione di energia da fonte rinnovabili (come è stato fino ad ora con i 5 conti energia di questi anni), ma verso un sistema di crediti d’imposta, agevolazioni ottenute non più sulla produzione o autoconsumo di energia pulita, ma più in generale su tutti gli investimenti effettuati in infrastrutture ed innovazione, tra cui per l’appunto gli impianti fotovoltaici. Dunque, il futuro molto probabilmente sarà questo: detrazioni fiscali sugli investimenti al posto delle tariffe incentivanti. Un saluto quindi agli incentivi per far posto alle detrazioni fiscali, cioè un credito d’imposta, uno sgravio fiscale, per investimenti in infrastrutture ed innovazione. Ad ogni modo ancora fino al 30 giugno 2013 quindi il fotovoltaico residenziale lo si può pagare la metà attraverso la detrazione fiscale al 50% da tutti coloro che eseguono lavori di ristrutturazione o per il risparmio energetico. Ma come funziona la detrazione fiscale? E come ti permette di pagare un impianto la metà del costo originario? La detrazione fiscale è un meccanismo di compensazione messo in atto dal Fisco che permette di far recuperare dei soldi ad un contribuente attraverso uno “sconto” applicato sulle tasse Irpef annuali. Questa detrazione fiscale al 50%, non avviene in un’unica soluzione, ma viene distribuita in 10 anni. Quindi: detrazione fiscale 50% in 10 anni fino ad un limite massimo di spesa di 96 mila euro per unità immobiliare. La detrazione è alternativa agli incentivi del conto energia, ma è compatibile con il meccanismo dello scambio sul posto (che è cosa diversa dal conto energia). Con la detrazione fiscale oltre ad avere “indietro” la metà del prezzo dell’impianto (sotto forma di detrazione), posso comunque valorizzare l’energia immessa in rete attraverso il meccanismo dello scambio sul posto. Quindi, su tutta l’energia prodotta posso: auto-consumare nel momento stesso della produzione; immettere in rete tutto quello non istantaneamente auto-consumato; prelevare dalla rete al momento del bisogno, pagando le regolari bollette; compensare immissioni e prelievi chiedendo al Gse il pagamento delle eventuali eccedenze. Durante l’anno riceverò i rimborsi per le bollette pagate all’ Enel e potrò richiedere al Gse il pagamento di tutta l’energia “in più” immessa nella rete (le cosiddette “eccedenze”).
Un contribuente che paga 1.000 euro di Irpef l’anno,
decide di acquistare un impianto fotovoltaico da 6 Kw al costo di 12.000 euro.
La detrazione fiscale al 50% permette alla persona di recuperare la metà dell’importo speso: 6.000 euro che vengono “scontati” dallo Stato in 10 anni sulle tasse Irpef che il contribuente deve pagare. In questo esempio dalla quota Irpef di 1.000 euro l’anno viene detratta la quota di 600 euro. E la convenienza? L’impianto di 6 Kw produce circa 7.800 kwh l’anno e, considerando un prezzo dell’energia pagata in bolletta di 0,20 €/kwh, porterà introiti per circa 1.500 euro l’anno (7.800kwh*0,20€). Questo ipotizzando in autoconsumo tutta l’energia prodotta dall’impianto, energia che comporterebbe un risparmio effettivo sulle bollette elettriche. Il contribuente/titolare impianto accumula annualmente introiti “lordi” per circa 2.100 euro come somma delle 600 euro della detrazione fiscale più 1.500 euro di autoproduzione di corrente elettrica. Con questi circa 2.000 euro di introiti l’anno, l’impianto fotovoltaico da 12.000 euro viene ammortizzato in 6 anni pur non usufruendo degli incentivi del conto energia, ma della formula: “detrazione fiscale 50%” + “scambio sul posto”.
Per maggiori informazioni rivolgersi allo sportello del cittadino o inviate una mail all’indirizzo: asculgicar@live.it
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