
I “ladri” si sono impadroniti per circa un anno della carta migliore, per poi rivenderla, generando così un danno di circa 300.000 euro, all'Amsa e Comune, per la mancata vendita di carta da riciclo.
I malcapitati accusati di furto, con l’aggravante di aver commesso il fatto su “cose esposte per consuetudine e necessità alla pubblica fede” e di aver causato alla pubblica amministrazione un danno patrimoniale di rilevante entità, sono stati condannati ai domiciliari nelle ore notturne.
“Pubblica fede” e “consuetudine” sono chiamate in causa, per dirci che CHI RUBA LA SPAZZATURA COMMETTE UN REATO.
Ma com'è possibile definire ladro chi si appropria di qualcosa che qualcuno vuole buttare? A chi ha rubato?
Se si condanna di furto chi sottrae la spazzatura, significa che una riduzione della produzione della stessa causerebbe un danno alle municipalizzate. Ma la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sono servizio o un business mascherato da servizio?
Nell'attesa di trovare risposte accettabili, prepariamoci al pagamento della nuova TARES, imposta basata sulla superficie dell'immobile di riferimento, che ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del comune. E noi paghiamo...
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